L’epoca dei furbetti delle arti marziali sta forse finendo, almeno in Cina. Il Governo cinese sta attuando una serie di provvedimenti atti a “disciplinare la situazione caotica nel Wushu” ed eliminare tutte le irregolarità nel campo delle arti marziali, come la creazione di stili personali, auto-proclamazioni, emissione di certificati falsi, utilizzo delle attività marziali per scopi di lucro o raggiro.
Secondo le ultime notizie pubblicate nel sito ufficiale dell’Amministrazione Generale dello Sport Cinese, è stato pubblicato e ditribuito un documento dal titolo “Idee per il controllo e la supervisione dello sviluppo e l’accrescimento delle attività agonistiche del Wushu“, ove si richiede categoricamente che i professionisti e i praticanti di arti marziali adottino un corretto atteggiamento dal punto di vista marziale e legale. Un enorme giro di vite contro tutti i truffatori, imbonitori e ciarlatani delle arti marziali che fino ad ora hanno prosperato grazie all’assenza di controllo delle Autorità.
Si riporta di seguito la traduzione del testo integrale a cura di E.Tobia
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Avviso dell’Amministrazione Generale dello Sport sulla stampa e la distribuzione del documento “Idee per il controllo e la supervisione dello sviluppo e dell’accrescimento delle attività agonistiche del Wushu”:
Alle Amministrazioni dello sport di ogni provincia, Regione autonoma, Municipalità sotto il controllo diretto del Governo, ogni Comune con stato di pianificazione indipendente, ogni Corpo di Produzione e Costruzione dello Xinjiang, ogni dipartimento, divisione, ufficio, o squadra di ispezione disciplinare presso l’Amministrazione Generale dello Sport, ogni Centro di direzione delle attività del Wushu:
Al fine di attuare le disposizioni generali del governo centrale e del Consiglio di Stato per la semplificazione del potere attraverso il decentramento, l’ottimizzazione della fornitura e della gestione dei servizi, disciplinare la situazione caotica del Wushu, promuovere lo sviluppo sostenuto e sano delle arti marziali, secondo la “Legge sportiva della Repubblica popolare cinese”, la “Legge della Repubblica popolare cinese sull’amministrazione delle attività delle organizzazioni non governative d’oltremare” ed altre leggi, in combinazione con lo sviluppo effettivo delle arti marziali, l’Amministrazione generale rende pubblico il testo “Idee per il controllo e la supervisione dello sviluppo e l’accrescimento delle attività agonistiche del Wushu”. Qualora nell’attuazione di tale provvedimento sorgessero dei problemi, si prega di informare tempestivamente l’Amministrazione generale dello Sport Nazionale.
Amministrazione Generale dello Sport Nazionale
24 agosto 2017
IDEE PER IL CONTROLLO E LA SUPERVISIONE DELLO SVILUPPO E L’ACCRESCIMENTO DELLE ATTIVITA’ AGONISTICHE DEL WUSHU
Il Wushu è una componente importante degli sport tradizionali e della cultura cinese. Nella promozione della salute del popolo, nella costruzione di una società sana in modo completo e nella promuozione di una nazione con una forte sportività, i tempi e le persone hanno conferito alle arti marziali nuove responsabilità e missioni. Al fine di compiere un passo avanti nella standardizzazione delle attività agonistiche del Wushu, disciplinare la situazione caotica delle arti marziali e nel promuovere lo sviluppo sano delle attività delle arti marziali, si propongono le seguenti indicazioni:
1. I dipartimeti sportivi di ogni livello, le agenzie di gestione di Wushu (compresi i Centri di gestione delle attività di Wushu e le Società di Wushu) devono, sulla base del principio di appartenenza territoriale, rafforzare la supervisione e la gestione degli eventi nelle manifestazioni di arti marziali (compresi i progetti emergenti di MMA, combattimento libero e Muay Thai), fornire servizi di orientamento aziendale, supporto tecnico e servizi di consulenza dell’organizzazione della concorrenza, organizzazione di eventi, strutture per locali, competenze, misure di sicurezza, servizi medici e altri aspetti. Secondo lo statuto, l’Associazione cinese di Wushu formulerà norme specifiche per l’organizzazione e la partecipazione alle attività dei concorsi di Wushu dagli aspetti delle strutture locali, delle competenze professionali, della protezione della sicurezza e del personale fino alla promulgazione pubblica.
2. Gli organizzatori degli eventi competitivi marziali devono rispettare le leggi e le regole dello Stato, mantenere l’ordine pubblico, attuare rigidamente gli standard del settore delle arti marziali, garantire la sicurezza nelle attività agonistiche, proteggere i diritti e gli interessi legittimi dei partecipanti. Nel contempo devono normalizzare i nomi delle attività e delle competizioni. Senza il consenso dell’Associazione cinese di Wushu le competizioni e le attività di Wushu in Cina non potranno essere intitolate con la dicitura “Cinese”, “Nazionale”, “Mondiale, “Internazionale”, “Intercontinentale”, “Globale”.
3. Il Centro direttio delle attività marizali dell’Amministrazione Generale dello Sport Nazionale e l’Assicuazione Cinese di Wushu devono, conformemente alle leggi, rafforzare la supervisione delle attività di Wushu condotte dalle organizzazioni Wushu in Cina e all’estero. Le organizzazioni di arti marziali d’oltremare in Cina devono svolgere attività marziali conformemente alle Leggi, non devono stabilire organizzazioni ramificate in territorio cinese, non devono impegnarsi o finanziare attività marziali a scopo di lucro. Tutte le false organizzazioni internazionali di arti marziali, senza l’approvazione del Centro per la direzione delle attività marziali dell’Amministrazione Generale dello Sport devono essere sospese e non possono tenere eventi di arti marziali in Cina.
4. L’Associazione di Wushu Cinese ha l’obbligo di rinforzare la supervisione, i servizi e la direzione di ogni tipo di scuola, di organo di formazione, luogo di pratica e organizzazione di Arti Marziali. Ogni tipo di scuola, di organo di formazione, luogo di pratica e organizzazione per le Arti Marziali ha l’obbligo di rinforzare il lavoro di gestione della sicurezza interna e costruire con perseveranza un ambiente favorevole all’ordine pubblico. Nel contempo, conformemente alla Legge, si dovrà svolgere una educazione e una formazione sana e scientifica del Wushu e non utilizzare le arti marziali per svolgere attività illegali, attività feudali di superstizione e attività che violino l’ordine pubblico. Gli organi di gestione delle Arti Marziali a tutti i livelli devono spontaneamente cooperare con i dipartimenti di sicurezza pubblica locale, d’istruzione, degli affari civili, degli affari e del commercio, devono esaminare rigorosamente e approvare le organizzazioni e le istituzioni di arti marziali in conformità alle leggi e ai regolamenti.
5. I professionisti che lavorano nel campo del Wushu e i praticanti hanno l’obbligo di stabilire una corretta visione delle arti marziali. Sono vietati i seguenti comportamenti:
- Creare un proprio stile, compiere trattative private, compiere attacchi dannosi, diffamare discriminare gli altri
- Autoproclamare se stessi con gli appellativi del tipo “Grande maestro” e “Caposcola”, il proprio stile “Ortodosso”, “Trasmissione diretta”, che sono fuorvianti per il popolo.
- Utilizzare eventi come “Cerimonie di discepolato”, oppure “Celebrazione” a scopo di lucro e altri atti contrari all’ordine pubblico e alle buone abitudini.
- Perdere lo spirito delle arti marziali utilizzando “falsa pubblicità”, “falsa propaganda” e “speculazione dannosa” e altri mezzi per pubblicare osservazioni inadeguate, fare illazioni o fare azioni fraudolente.
- Falsificazione, vendita di “attestati falsi per atleti” “falsi diplomi di grado” “falsi certificati per allenatori” “falso diploma per arbitri” o altri certificati di qualificazione
- Utilizzare eventi e attività di Wushu per dedicarsi al gioco d’azzardo, alla frode, alla raccolta illegale di fondi e altre attività illegali
- Usare le sedi delle arti marziali o manipolare gli altri per dedicarsi alla propaganda della superstizione feudale e di altre attività illegali
- Ogni altro genere di attività illegale
6. Secondo quanto approvato nelle “Disposizioni pertinenti al Regolamento sull’amministrazione degli affari religiosi”, nel momento in cui nei luoghi preposti all’attività religiosa si svolgono attività sportive come le arti marziali, queste devono ricevere l’approvazione del Dipartimento di Gestione degli affari religiosi e nel contempo ricevono la guida, la supervisione e l’ispezione dai dipartimenti sportivi sotto il governo locale.
7. I dipartimenti sportivi a tutti i livelli e gli organi di gestione delle arti marziali attueranno rigorosi controlli e punizioni per le violazioni delle suddette disposizioni. Per le violazioni, i dipartimenti competenti congiunti applicheranno la legge completa.